<$Achab, Moby Dick, credit crunch$>

Wednesday, March 28, 2007

Il nocciolo della questione

L'orgia mediatica, vuota e inutile, ha distolto la discussione sul vero nocciolo della questione.
Al di là dei contenuti amministrativi del Decreto di Rifinanziamento, due erano le domande di prospettiva politica a cui il voto parlamentare di ieri doveva dare una risposta.
1) L'Italia sta tutelando a dovere le proprie truppe?
2) I soldati italiani stanno dando il giusto supporto agli alleati?
Credo di non essere lontano dalla realtà, se penso che la risposta alle domande sopra elencate sia stata negativa (per lo meno, interlocutoria).
Di conseguenza, astenersi era la cosa corretta da fare.
Siamo sicuri che questo Governo "garantirà la sicurezza" dei soldati? con l'aiuto dell'estrema sinistra? ...e di Gino Strada?
Siamo sicuri che manterremo la parola con i nostri Alleati anche in situazioni critiche?
Spero di sbagliarmi, ma la prossima crisi internazionale ci troverà completamente scoperti (uso parole leggere).
Purtroppo, il Centro-destra è caduto nella trappola di trasformare il voto in un tentativo di rovesciare il Governo Prodi (che, non aveva bisogno di spallate, dato che presto imploderà da solo senza aiuti esterni). Inoltre, non ha saputo comunicare ai cittadini la vera posta in gioco (sempre che ne sia cosciente...).
Al contrario, il leader Berlusconi ha dichiarato che il PPE vuole mandare a casa PRODI prima possibile trasformando una giusta astensione in una "irresponsabile" astensione.
Ma cribbio!! vogliamo crescere?!!
Nel voto non c'era in gioco il Governo Prodi ma la nostra politica estera e la tutela dei soldati!!!

Ormai, il "Cavaliere furioso" è diventato un impedimento alla crescita politica del Centro-destra.
Se vogliamo un Centro-destra moderno è necessario sbarazzarsene.
________________________________________________
Non sono un esperto di tecnica parlamentare.
Apprendo però da The real Conservative che si sarebbe potuto "spacchettare la missione in Afghanistan dalle altre missioni, e votarla in modo separato".
Un'ulteriore conferma che la sete di vendetta (... e di potere) del Cavaliere impedisce al Centro-destra di maturare e crescere.
________________________________________________

Wednesday, March 21, 2007

Tuteliamo i soldati

Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna ci hanno assestato un bello schiaffo dal quale sarà difficile riaversi.
Ormai la frittata è fatta e sventolare l'orgoglio nazionale non serve. Suggerisco alla Farnesina (oltre che al tronfio D'Alema e al borioso Fassino stile BALLARO') di mantenere un profilo basso, direi nascosto, al fine di non peggiorare la situazione.
In questi frangenti è necessario guardare avanti e gestire l'urgenza.
E attualmente l'urgenza è tutelare le truppe italiane in Afghanistan.
A chi devono fare riferimento?
Al Governo?...se sì, a quale parte...quella di Parisi o quella di D'Alema?
Al movimentismo bertinottiano?
Alla NATO?
A Emergency?
Supponiamo che i nostri soldati siano attaccati seriamente dai Talebani.
In tal caso, non si possono escludere situazioni in cui difendersi significa attaccare (lo sa qualunque scacchista o qualunque amante dei giochi di ruolo...a meno che non sia iscritto a Emergency...)
I nostri soldati, devono o no attaccare? (traduco...devono o no combattere?)
Inoltre, sempre in caso di attacco, è assai probabile che avrebbero bisogno di una copertura aerea massiccia che solo STATI UNITI e GRAN BRETAGNA potrebbero offrire.
Nonostante quello che è successo, non credo che la copertura non ci sarebbe ma...diciamo...potrebbe arrivare in ritardo...oppure ce ne era bisogno su altri fronti...
Per tutti questi motivi, la prossima votazione in Parlamento circa il rifinanziamento della missione in Afghanistan è un appuntamento cruciale.
E poichè i suoi voti saranno determinanti, auspico che il Centro-Destra si muova con giudizio.
In particolare, sia pronto a votare NO se non saranno garantite almeno le seguenti tre condizioni:
1) licenza di reazione, svincolate da regole di ingaggio limitative
2) invio di rinforzi, in mezzi e uomini
3) completa integrazione nella NATO, compreso appoggio ad azioni offensive da parte delle truppe alleate
Solo così il nostro atlantismo potrebbe riprendere un briciolo di credibilità.
In caso contrario, è meglio far tornare a casa i nostri soldati.
La loro vita, quella sì, vale molto di più dei protagonismi di qualche giornalista irresponsabile o di qualche idealista malato di protagonismo per essere sprecata, in un giorno di primavera, sulle ostili montagne di un paese lontano.
Non bisognerà poi però lamentarsi se ogni tanto qualche povero turbante ci farà paura con le sue bombette.
______________________________________

Volevo chiosare il mio post con una semplice considerazione.
Per tutta la giornata mi sono chiesto come mai gli Stati Uniti non avessero reagito. In un primo momento la mia spiegazione è stata che fosse loro intenzione evitare la morte di Mastrogiacomo in quanto, vista la situazione interna italiana, avrebbe significato il ritiro delle truppe.
Adesso, non escludo che abbiano lasciato fare per analizzare i comportamenti di alcuni personaggi equivoci, occidentali e non, liberi di operare al di là delle linee nemiche.
Non escluderei sviluppi futuri per questa dolorosa vicenda.
______________________________________

Monday, March 19, 2007

E' un giorno triste per l'italia

I festeggiamenti per la liberazione di Daniele Mastrogiacomo hanno aumentato la mia acidità di stomaco.

a) 5 nemici talebani sono stati liberati.

b) 1 autista "sfigato" ci ha rimesso la testa...mai saprà che di lui, ai benpensanti, non importa nulla. Chissà se la sua famiglia sarà felice come quella di Mastrogiacomo...

c) Angela Merkel, in merito ai due tedeschi sequestrati in IRAQ, ha dichiarato che la Cancelleria non è ricattabile.

d) Emergency si candida alla guida della Farnesina.

e) Mi sto lentamente accorgendo di essere un cittadino di serie B. Da adesso, quando intraprenderò i miei viaggi in Africa per l'Azienda per cui lavoro saprò che non godrò degli stessi vantaggi dei giornalisti.

f) Fassino, in un impeto di gioia, invita i talebani al tavolo di pace. Interpellata al proposito, la Merkel ha preferito non commentare. Il segretario dei DS ha però trovato appoggio da parte di Rifondazione Comunista.

No...proprio no...

Oggi, per me, è un giorno triste.

Scusate...mi vado a prendere un Maalox.

__________________________________

Faccio una proposta alla Redazione di Tocque-Ville.it

Dopo il rapimento di Mastrogiacomo e l'affaire delle foto di Sircana, perchè non inventare un banner del tipo "Anch'io sono un cittadino di Serie B"...me la immagino tipo la stella gialla di David che gli Ebrei dovevano esibire durante il Terzo Reich. Tuttavia, dato che non sono un grafico, lascerei decidere ad altri l'estetica.

Io sono pronto a pubblicarlo sul mio blog.
__________________________________

Wednesday, March 14, 2007

La fine di un'epoca

Il "calo" dei mercati non è ancora diventata una "caduta".
Ma lo sta per diventare.
A meno di forti interventi, negli Stati Uniti si stanno concretando gli spettri della recessione e gli attori più lungimiranti o spostano le loro sedi sociali oppure iniziano a capitalizzare in beni rifugio.
Al momento non si sa se la recessione americana significherà un forte rallentamento dell'economia mondiale, come indicato dal partito dei "gufi" (a cui appartiene chi scrive), oppure se rappresenterà solo un incidente di percorso per l'inevitabile crescita al traino dell'impero di "Cindia", come sostenuto da fonti autorevoli come l'Economist.
Qualsiasi siano gli sviluppi, è però finita un'epoca e il destino ha chiamato George Bush a sigillarne la fine.
Tutto iniziò sul finire degli anni '70 ad opera della Sig.ra Margareth Thatcher, seguita a ruota dal grande presidente americano Ronald Reagan.
Per risollevare le sorti dell'Occidente, minacciato dalla stagnazione economica e dal pericolo "rosso" (più interno che esterno, a dir la verità), i nostri due attori delinearono un ricetta semplice ed efficace (...altro che il cervellotico programma di Prodi!!!):
1) privatizzare e sciogliere i lacciuoli al mercato
2) allentare le maglie del credito
3) investire fortemente nella ricerca militare e presidiare con forza la presenza occidentale nel mondo
4) propagandare la democrazia e rafforzare l'immagine dell'Occidente
Seguendo queste linee guida, bastarono appena 4 anni per innescare la più travolgente crescita economica mondiale dai tempi dell'Impero romano.
In appena 10 collassò l'impero comunista.
In soli 15 anni la società dei consumi approfittò degli investimenti nella ricerca militare godendo del più grande balzo in avanti tecnologico dai tempi della prima rivoluzione industriale (home computer, internet, telefonia, conquiste spaziali, genetica).
Tuttavia, a ben guardare, già dalla metà degli anni '90 la "mela" stava incominciando a marcire,
Le liberalizzazioni del mercato hanno aumentato il potere delle lobbies industriali e finanziarie fino a "indirettamente" sostituirsi alle funzioni di Governo dello Stato.
Il caso più eclatante è rappresentato dalla lobby texana del petrolio. La sua bramosia di "contracting" e la sua influenza alla Casa Bianca hanno spinto George Bush ha commettere lo stesso errore strategico di Napoleone e Hitler: aprire un nuovo fronte di guerra in IRAQ senza aver consolidato il primo in Afghanistan.
L'imperativo delle Multinazionali è "globalizzare", ovvero, trovare nuovi mercati di vendita...a qualcunque costo.
Anche se questo significa accordarsi con Governi totalitari come la Cina oppure fare entrare frettolosamente in Europa Paesi ancora lontani dalle condizioni "standard" come la Romania ma che, però, ampiano i mercati aggiungendo altri milioni di consumatori.
L'Occidente, nel cui grembo è nato il principio della separazione dei poteri, è rimasto completamente impreparato dalla forza del "Quarto Potere" che non è la Stampa, come prevedeva Orson Wells, ma la Finanza.
L'allentamento del Credito ha dato vita, negli anni, a strumenti di finanziamento e investimento sempre più lontani dal Capitale Reale. In alcuni casi, completamente staccati "da ciò che si può toccare con mano".
La Politica non ha impedito che il "cittadino", invece di essere ANCHE un "consumatore", fosse SOLO un "consumatore"...un "cash cow" da mungere.
La crisi negli Stati Uniti è dovuta soprattutto all'incapacità di sostenere ulteriormente i debiti da parte dei "consumatori".
La difesa dell'Occidente e dei principi democratici è diventata la difesa degli interessi delle Holding industriali.
Non c'è da stupirsi se l'Occidente è visto sempre di più come un nemico.
Chi scrive lavora per una multinazionale del settore Oil&Gas impegnata in alcuni progetti nel delta del Niger. In circa 50 anni abbiamo trasformato un mondo rurale e tribale in un inferno ambientale e in un Far-west economico. Navi tramp assetate di petrolio si addensano in rada aspettando che le bande armate diano il permesso a caricare petrolio senza alcun standard di sicurezza e tutela dell'ambiente. Le imprese occidentali continuano a sventrare la foresta per far posto a oleodotti dove si addensano disperati alla ricerca di qualche goccia per riempire i loro barili. La popolazione ittica del delta è drammaticamente scesa sconvolgendo la povera economia delle popolazioni rurali.
Ma questo è solo un aspetto del problema "globale".
C'è da stupirsi se l'Occidente è visto come nemico se fa quotidianamente affari con Governi dittatoriali (Cina in primis)?
E questa volta senza la scusa del pericolo comunista.
La distruzione dell'Ambiente e l'utilitarismo affarista che "sorvola" sui principi democratici stanno minando l'immagine dell'Occidente nel mondo.
Per quanto sopra, la Destra liberale deve trovare in sè la forza di cambiare rotta.
Le Holding industriali e finanziarie non possono sostituirsi al Governo degli Stati.
L'ingegneria finanziaria deve essere limitata.
La democrazia non è un "optional". L'ONU, così com'è, va abolito. Non possono prendere decisioni importanti sul destino del mondo Paesi come la Cina, la Russia o l'Arabia Saudita, anche a costo di creare una nuova cortina di ferro.
L'ambiente deve diventare il fulcro della politica internazionale. Non si tratta "semplicemente" di fermare l'Effetto Serra, ma si tratta soprattutto di rispettare "altri modi di vita" evitando l'insorgere dell'odio.
Analizzando le condizioni al contorno alla fine degli anni '70, Reagan aveva ragione.
Analizzando le condizioni al contorno all'inizio del XXI secolo, Reagan non funziona più.
________________________
Fonti e riferimenti
________________________

Monday, March 05, 2007

Il retailing della Finanza ovvero...il richiamo delle allodole

Ieri mattina, molti padri di famiglia sono andati a messa con i bambini e mentre la mamma preparava la pasta si sono fermati all'edicola a comprare il "Corriere della Sera".

Tra le varie pubblicità, c'era una pagina intera di un'impresa finanziaria che invitava a investire nel mercato indiano.

"Potrebbe essere un'idea...perchè non metterci quei pochi soldi che ho in banca?" si è detto tra sè e sè qualcuno di loro...."Già...perchè no?"

Se anche voi ci avete pensato, leggete prima questo interessante articolo.