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Thursday, December 28, 2006

Benedetto XVI, la Turchia e...Jean Valjean

A qualche settimana dal viaggio del Papa in Turchia sento il bisogno di esprimere qualche considerazione sul rapporto tra Cristianesimo e Islam.

Nei confronti della pubblica opinione musulmana, Benedetto XVI ha ottenuto un indubbio successo mediatico superando le angosce che si erano delineate alla vigilia della sua visita e che io stesso avevo, erroneamente, intravisto.

Tale successo si riassume essenzialmente in due passi: la preghiera con il Gran Muftì alla Moschea BLU di Istanbul e la dichiarazione di appoggio del Vaticano all'ingresso nell'Unione Europea della Turchia.

Così, il Papa si è fatto "servo" (Mt, 20, 26-28). Con un atto di fede si è scrollato di dosso la "paura" (Mt, 14, 27-32), ha tentato la "riconciliazione" secondo i principi della carità (Mt, 5, 22-24) e si è aperto al dialogo.

Di conseguenza, da cristiano e da cattolico, non posso non ammirare l'alto profilo che questo Papa sta dando al suo operato ma, allo stesso tempo, non posso esimermi dal sottolinearne i rischi.
Al riguardo, vorrei solo ricordare che non esiste esempio di una Chiesa cristiana libera in uno stato islamico, a meno di accettare un rapporto di sostanziale subordinazione.
Inoltre, le pochissime democrazie del mondo islamico, compresa la Turchia, sono comunque ben lontane dai principi di misericordia e liberalità presenti, seppur tra mille distinguo, nel mondo occidentale.
Sarebbe lungo fare un'analisi storica sul perchè questo avvenga.
Ma avviene e bisogna prenderne atto.
D'altra parte, lo stesso Gesù, accortosi dell'inutilità della predicazione di fronte all'Ipocrisia, "rovesciò i tavoli" (Mt, 21, 12-13) al Tempio eseguendo un atto che, per lo meno, definiremmo energico.
Chi scrive è convinto che Roma e l'Occidente siano in pericolo.
L'apertura evangelica verso l'altro funziona se anche la controparte è in ricerca di Dio e non è sicuro di possedere la Verità. Al riguardo, si pensi al bellissimo atto di misericordia che il vescovo di Digne esegue nei confronti di Jean Valjean (ne "I Miserabili" di Victor HUGO) e che intesse nel profondo la nostra cultura occidentale (...laica!!, in questo caso).
Nonostante ammiri questo Papa e la sua dottrina, ritengo però che Benedetto XVI voli troppo alto.
Mi sia consentito solo ricordare che se la Chiesa è sopravvissuta fino ad oggi, lo deve anche ai suoi Papi guerrieri.
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Vorrei aggiungere una postilla.
A più di un anno dalla sua elezione, Benedetto XVI si sta dimostrando un autentico messaggero di pace. Inoltre, a leggere bene tra le righe di quel che scrive, si scopre un Pontefice molto più riformatore e aperto di Papa Giovanni Paolo II.
Eppure, Papa Raztinger gode fama di "inquisitore" ed è preda di sprezzante dileggio proprio da coloro che si professano più "moderni".
Forse la nostra millenaria civiltà occidentale, alla soglia del quarto millennio, non è più in grado di guardare oltre l'Immagine?
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Saturday, December 02, 2006

Perchè non sono a Roma

Mentre scrivo, il "popolo" della Casa delle Libertà si appresta a manifestare sotto la guida di Silvio BERLUSCONI.
Non so se l'evento avrà successo ma, comunque vada, per i LIBERALI, quelli veri, non è un gran giorno.
Ogni anno l'Azienda per cui lavoro mi misura sugli obiettivi. Se non riesco a centrarli devo dire addio ai premi di produttività e, spesso, a opportunità professionali e di carriera.
Miei giovani e entusiasti amici di TOCQUE-VILLE, così va il mondo!!
Questa è la cruda realtà di tutti i giorni!...e noi siamo convinti che debba andare così, vero?
Stranamente, però, per Silvio BERLUSCONI tutto ciò non vale. Anzi, migliaia di persone sono disposte a seguirlo sulla pericolosa strada del Populismo alla Peron.
Tuttavia, i LIBERALI, quelli veri, devono basarsi sui dati oggettivi e non su ideologismi di parte o tifo da stadio.
E se si guardano i dati, liberi dai condizionamenti e, mi sia consentito, con atteggiamento anglosassone, l‘appoggio incondizionato al Cavaliere appare molto discutibile.
Berlusconi ha appena terminato 5 anni alla guida del Governo Italiano e, da un punto di vista LIBERALE, quali sono stati i risultati concreti? quelli come me che lo hanno votato sperando nella rivoluzione LIBERALE, cosa hanno ottenuto?
Ho già avuto modo di affrontare questo tema in un passato post.
Ma oggi, dato lo speciale evento di Roma, vale la pena riproporre le seguenti domande al Cavaliere..
1) perchè, negli anni del tuo Governo, non hai ridotto il Debito Pubblico italiano?

2) perchè non hai riformato gli ordini professionali?

3) perchè non hai pigiato sull'accelleratore della riforma previdenziale?

4) perchè hai fatto votare questa vergognosa legge elettorale che ci ha fatto tornare indietro di 20 anni?
Qualsiasi siano la risposte, il dato di fatto è che le riforme LIBERALI non ci sono state.
Molti LIBERALI (me compreso) ammirano tanto il sistema STATI UNITI.
Questi tempi sono l‘occasione giusta per sentirci un po‘ statunitensi e prendere atto che è necessario voltare pagina con una nuova classe dirigente, più giovane e più coraggiosa dell‘attuale.
Se questa classe dirigente non c‘è.....siamo messi male, perchè l‘alterativa populista si farebbe sempre più concreta.
A cominciare da P.za San Giovanni.