<$Achab, Moby Dick, credit crunch$>

Wednesday, February 18, 2009

Non c'è tempo da perdere

Egregio Ministro Tremonti,
ormai, anche internazionalmente, Le riconoscono doti di analista economico fuori dal comune; uno dei pochi che ha riconosciuto l'avvicinarsi del Disastro prima che esplodesse.
Ma, mi permetta, Lei non è più soltanto un opinionista del Corrierone. E' anche e soprattutto Ministro di questa Repubblica.
Come tale, ci sono dei momenti in cui il vero statista deve essere cinico e contro-corrente per il bene comune. In caso contrario verrà ricordato come un semplice La Russa o Rutelli....facili a dar fiato alle trombe ma sostanzialmente dei gusci vuoti.
Concordo con Lei che la terapia che più volte ha suggerito per la soluzione di questa crisi sistemica, ovvero la riforma del Sistema Finanziario Mondiale, è corretta.
Ma bisogna prendere atto che i vari Paesi stanno andando nella direzione opposta, attuando ognuno separatamente delle iniezioni di morfina keynesiana nella speranza di poter riprendere un giorno a ballare sul baratro (a proposito...che fine ha fatto l'idea ottima dei Bond europei?...la Germania pensa di salvarsi la pelle da sola, vero?).
Mi sia quindi consentito di suggerirLe alcune cosine da fare IMMEDIATAMENTE:
1) "A ognuno il suo": spacchettare l'INPS in tanti piccoli fondi pensionistici da privatizzare.
2) "Non c'è trippa per gatti": bloccare le assunzioni statali a tempo indeterminato.
3) "Qui NON si sana": chiudere almeno il 30% dei nosocomi italiani e di almeno il 70% le prestazioni sanitarie pagate dallo STATO (se le Regioni si oppongono sono sicuro che saprà come ricattarle....)
4) "Si salvi chi può": evitare la creazione di altre "bad company"; chi deve fallire fallisca (sto pensando ad alcune Banche...).
Lei ha spesso giustificato il mancato intervento su questi temi con la questione della "coesione sociale".
Tuttavia le cose stanno andando in un modo tale che la "coesione sociale" si sta di fatto già sfaldando giorno per giorno.
A Lei decidere se fermare le crepe oppure lasciar cadere la diga. E non abbia paura delle manifestazioni e dei masanielli; in questa situazione hanno tutti respiro corto e "fortunamente" il corporativismo italiano è così sviluppato che se si favoriscono delle categorie ce ne sono altrettante che si ribellano.
Meglio scontentare parzialmente tutti!
Vede....adesso siamo nella fase di stanca.
Dipende in gran parte da Lei evitare che la stanchezza diventi rabbia.
Suo,
azimut72

Tuesday, February 03, 2009

Fuori dai denti...

...ovvero la verità nuda e cruda.

1) I mutui sub-prime hanno originato la recessione. FALSO.


Il "peccato originale" è stato commesso sul mercato interbancario, più precisamente nei mercati OTC (Over The Counter - lett. "sul bancone"). Sono mercati non regolati e non pubblici dove le banche si scambiano dei prodotti finanziari (tra i quali i famosi "derivati"). Il mercato dei mutui sub-prime è stato, per sua stessa natura, il primo a risentire dei problemi di credito.

2) In cosa è consistito il "peccato originale"? MOLTO SEMPLICE.


In sostanza, tramite i prodotti scambiati sui mercati OTC, le Banche si sono indebitate molto di più...moltissimo di più....rispetto alla loro capitalizzazione.


I prodotti che (ancora oggi!!) sono scambiati sui mercati OTC sono letteralmente delle "scommesse" sull'andamento di un "sottostante" (per esempio, una combinazione di indici borsistici, una combinazioni di rivalutazioni immobiliari,....). Si scommette su "sottostanti" spesso originati da combinazioni complesse di elementi generati da appositi programmi informativi (...non si pensi ad sistemi complicati...è sufficiente un Excel).

La fantasia del creatore di un derivato non ha limiti....se non la capacità di indebitamento da parte dei clienti delle Banche (Istituzioni e cittadini) a cui questi prodotti venivano rivenduti generalmente sotto il formato di obbligazioni (in maniera educata si parla di "trasferimento del rischio").


Finchè le Istituzioni/cittadini sono stati in grado di indebitarsi le Banche hanno potuto scrivere nei loro libri contabili enormi plus-valenze con il metodo della "leva finanziaria" perchè un prodotto derivato poteva "rendere" x volte di più del suo sottostante (...proprio perchè le "obbligazioni" trovavano mercato). Quando il Mr. Smith non è stato più in grado di indebitarsi e la sua casa ha perso valore, improvvisamente le Banche si sono trovate in possesso di "carta straccia" (toxic assets). Non avendo disponibilità finanziaria hanno incominciato a non dare più garanzie e prestiti innescando la recessione (credit crunch)


3) A quanto ammonta il totale dei "toxic assets"? NESSUNO LO SA.


A causa della complessità dei sottostanti, non è possibile definire se un derivato è effettivamente "tossico"(carta straccia) o no. Esistono solo delle stime. Ad oggi, quelle più pessimistiche, indicano un valore orientativo compreso tra i 30 e i 40 trilioni di dollari americani (il Pil italiano del 2007 è stato all'incirca di 1,8 trilioni di dollari).


E' altresì inutile chiedere ad una Banca quanti "toxic assets" abbia; ad oggi, il management delle Banche (di tutte le banche) non è in grado di calcolare esattamente di quanta carta straccia sia in possesso...può solo sperare di averne il meno possibile.

4) Come si è potuti arrivare a questo punto? TECH-GREED.


Anche lasciando da parte le tesi complottistiche, è indubbio che l'ingordigia dei banchieri abbia avuto il suo ruolo. Quando l'economia mondiale viaggiava a tassi di crescita superiori al 4% e il costo del denaro era eccessivamente basso, i prodotti derivati hanno assicurato "liquidità" facili (...perchè il cittadino pagava interessi sui prestiti superiori a quanto ne pagasse la banca). Il fenomeno è stato amplificato dall'enorme incremento della tecnologia finanziaria (soprattutto in termini di velocità di elaborazioni delle analisi di investimento).


Tecnologia e ingordigia applicati ai mercati OTC (senza regole e non pubblici) hanno generato il disastro.


5) Quale ruolo ha avuto la Globalizzazione? IMPORTANTE


Se per Globalizzazione si intende l'apertura dei mercati nazionali alle merci e ai servizi prodotti in altri Stati, il ruolo svolto è stato importante. Le merci liberamente scambiate sono uno strumento di controllo dell'inflazione e con un'inflazione controllata il risparmiatore ha più margini di indebitamento (si ricordi che tutto è basato sulla capacità di indebitamento delle istituzioni e dei cittadini). Inoltre, per la natura stessa dei "sottostanti", esistono innumerevoli altri riflessi secondari della Globalizzazione che hanno favorito l'attuale recessione (per esempio, la bolla immobiliare in alcuni Paesi esotici è "inclusa" nei sottostanti dei prodotti derivati).


6) Si possono fare dei nomi e cognomi?IN PARTE SI'


L'Amministrazione Clinton e il Congresso degli Usa (e...in coda...gli altri Governi del G7/8) hanno posto le basi del disastro approvando disposizioni legislative che hanno de-regolarizzato il sistema finanziario favorendo la tessitura di interessi incrociati prima lasciati all'evoluzione del mercato. L'espressione più alta di questi interessi incrociati sono le Agenzie di Rating che sono letteralmente delle Agenzie a delinquere (si tenga presente che, ancora oggi, le agenzie di rating sono "istituzionalizzate" nel protocollo di cotrollo dell'attività bancaria attualmente in vigore: Basilea 2).


La Federal Reserve e la Bank of England hanno lasciato per troppo tempo il costo del denaro artificiosamente basso (secondo questo blog, assecondando alcune lobby della Uk/Usa Corporate System). E' interessante notare come le Banche nazionali sapessero con il dovuto anticipo che il Sistema stava crollando.


Il management delle banche di investimento e di quelle commerciali che hanno fatto lobby.

7) E Bush? UN UOMO NON ALL'ALTEZZA DELLA SITUAZIONE.

Probabilmente è stato troppo coinvolto in una politica estera condizionata dagli interessi petroliferi (l'acquisizione dei potenziali 6 mbd dell'IRAQ) e che gli ha fatto compiere l'errore strategico di Hitler e Napoleone...l'apertura di un doppio fronte di guerra senza avere in mano la vittoria sul fronte originale (l'Afghanistan).

8) ....e il cittadino? DIFFIDENZA

Qualsiasi prodotto proposto dalle Banche è "tossico" per il cittadino. In questo frangente è quanto mai vero il detto "cash is king"...in valuta locale. Anche se si arriverà alla svalutazione chi ha più carta igienica sta sempre meglio di chi ne ha meno....sempre che non si vada verso il "bank run" e, di conseguenza, il "bank closure". Sarà importante vedere se le aste delle obbligazioni statali riusciranno a reggere.


Per chi può, un ottimo investimento sono i buoni terreni agricoli.


Per il risparmiatore padre di famiglia, le azioni possono essere una buona opzione se e solo se si arriverà ad una regolamentazione finanziaria seria ( regolamentazione dei mercati OTC, accantonamento su fondi statali dei bad asset sub cambio del management bancario,....); in pratica, allorquando i debiti saranno stati scritti definitivamente a bilancio.