<$Achab, Moby Dick, credit crunch$>

Tuesday, May 06, 2008

Credit crunch e dintorni

Sono quasi 100 i punti base che separano il tasso di interesse con cui le banche si prestano i soldi ( LIBOR a tre mesi ) e il tasso con cui le Banche Centrali cedono soldi alle stesse (Overnight Index Swap - OIS) (fonte Economist / Thomson Reuters).

Più o meno, questo significa che se la FED cede in prestito ad un tasso del 2%, le banche che fanno capo alla FED si prestano i soldi a un punto percentuale in più, ovvero almeno al 3%*.

Le manovre della FED per diminuire questo "spread" (differenziale tra tassi), sia l'iniezione di liquidità sul mercato sia l'accettazione di titoli "non primari" come garanzie dei prestiti, non hanno sortito alcun effetto a lungo termine. E comunque, non si è scesi mai sotto i 30 punti base di differenziale.

Roubini, e io con lui, porta questo dato a supporto del fatto che la crisi del "Credit Crunch" è tutt'altro che passata.
Anzi, il tentativo disperato della FED di salvare "capre e cavoli" a tutti i costi, peggiorerà le conseguenze negative che in futuro l'economia mondiale sarà costretta ad affrontare.

Se disastro sarà, la FED sarà da considerare uno dei maggiori responsabili.
Come più volte sottolineato da questo blog, la crisi attuale è figlia dell'insolvenza non di un semplice problema di liquidità. Qualcuno, per ora il consumatore americano, non riesce più a pagare.

Data per certa un'ulteriore ricaduta della crisi (speriamo non disastrosa), l'economia globale riuscirà a sostenere i tassi di crescita del recente passato? Il Decoupling, ovvero il distacco dell'economia mondiale dalle sorti statunitensi, si realizzerà o no?

La posizione di questo blog è nota: il decoupling è una favola raccontata dai promotori finanziari. La crescita mondiale si è già contratta e continuerà a farlo almeno per tutto il 2009**.

Per ora mi limito a segnalare questo simpatico articoletto dell'Economist sull'aumento degli stock di minerale di ferro presso i porti cinesi.
Stia particolarmente attento chi ha investito in commodities, sfuttandone la crescita di questi mesi.

A giudizio di questo blog, dollaro permettendo, non è neppure da escludere una caduta del petrolio, nonostante le previsioni di qualche analista. Aspettiamo la seconda metà dell'anno per avere dati più certi.

Si naviga a vista.

*Ahimè!!...è proprio questo il tasso che si utilizza per calcolare le rate del mutuo.

**Purtroppo non riesco più a recuperare le comiche e contradditorie dichiarazioni di Strauss-Kahn, presidente del Fondo Monetario Internazionale, sulla crescita dell'economia mondiale. A dicembre non c'era nessun problema ....a gennaio bisognava rivedere i conti al ribasso. E li pagano pure!!!