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Saturday, November 25, 2006

Bisogna stare attenti...ce lo dice la Banca d'Italia!

Facendo parte del partito dei "pessimisti", godo nel leggere dei documenti che, anche parzialmente, confermano le mie tesi e guardano un po' più criticamente questi ultimi anni di crescita economica.
In tal senso, la recente pubblicazione del Bollettino Economico della Banca d'Italia, alla sezione "L'Economia internazionale (La congiuntura e le politiche economiche)", offre degli spunti molto interessanti.
(A pag.5) La crescita economica globale del 2006 si delinea più alta delle previsioni de FMI (+0,7%), nonostante la crescita dei prezzi delle materie prime e una politica monetaria più restrittiva (ovvero, tassi di interesse in crescita).
Il motivo di questo avanzo viene attribuito a "condizioni finanziarie assai favorevoli" che stanno deviando le opportunità di investimento verso forme "molto rischiose", aggregazioni societarie "finanziate con debito" e strumenti derivati "complessi".
Bolla finanziaria in arrivo?
(A pag. 6) La Federal Reserve, a seguito di alcuni segnali di rallentamento dell'economia americana ha interrotto il ciclo al rialzo dei tassi d'interesse. Ci sono rischi che la crisi del mercato immobiliare statunitense, per ora confinato alle costruzioni residenziali, si "trasmetta al resto dell'economia".
Gli Stati Uniti si troveranno a metà 2007 in "stagflation"?
(A pag. 18) Ulteriori rischi sono rappresentati dagli enormi squilibri globali nei conti con l'estero, problema a cui viene dedicato un paragrafo intero e che, a mio avviso, rappresenta un tema veramente scottante e da tenere sotto controllo
Si fa riferimento soprattutto al rapporto Stati Uniti - Far East e le modalità con cui la Cina sta investendo il suo surplus di entrate (anche se, in questo senso, il bollettino non esprime giudizi di qualità ma solo qualche accenno a investimenti in attività immobiliari e macchinari).
Come potete constatare, per il partito dei "pessimisti" c'è di che compiancersi.
Sebbene non possiamo ancora affermare che la Banca d'Italia ci dà ragione, appare comunque evidente che l'Istituto rimane molto attento alle dinamiche entropiche della attuale situazione macroeconomica mondiale.
E questa è una buona notizia, almeno per 2 motivi:
1) la Banca d'Italia continua a rimanere un istituto autorevole nonostante gli scandali recenti
2) in una possibile futura fase di collasso dell'economia mondiale, nessun politicante italiano potrà dire "io non sapevo". Sia detto ai risparmiatori.
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1 Comments:

Blogger etendard said...

Dai tuoi commenti sul mio blog non avrei mai pensato che avessi un background da radicale. Il mondo, fortunatamente, non finisce mai di stupirmi. Appena posso, darò una lettura ai tuoi post. Buon lavoro.

Ciao

2:03 pm  

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