<$Achab, Moby Dick, credit crunch$>

Wednesday, March 21, 2007

Tuteliamo i soldati

Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna ci hanno assestato un bello schiaffo dal quale sarà difficile riaversi.
Ormai la frittata è fatta e sventolare l'orgoglio nazionale non serve. Suggerisco alla Farnesina (oltre che al tronfio D'Alema e al borioso Fassino stile BALLARO') di mantenere un profilo basso, direi nascosto, al fine di non peggiorare la situazione.
In questi frangenti è necessario guardare avanti e gestire l'urgenza.
E attualmente l'urgenza è tutelare le truppe italiane in Afghanistan.
A chi devono fare riferimento?
Al Governo?...se sì, a quale parte...quella di Parisi o quella di D'Alema?
Al movimentismo bertinottiano?
Alla NATO?
A Emergency?
Supponiamo che i nostri soldati siano attaccati seriamente dai Talebani.
In tal caso, non si possono escludere situazioni in cui difendersi significa attaccare (lo sa qualunque scacchista o qualunque amante dei giochi di ruolo...a meno che non sia iscritto a Emergency...)
I nostri soldati, devono o no attaccare? (traduco...devono o no combattere?)
Inoltre, sempre in caso di attacco, è assai probabile che avrebbero bisogno di una copertura aerea massiccia che solo STATI UNITI e GRAN BRETAGNA potrebbero offrire.
Nonostante quello che è successo, non credo che la copertura non ci sarebbe ma...diciamo...potrebbe arrivare in ritardo...oppure ce ne era bisogno su altri fronti...
Per tutti questi motivi, la prossima votazione in Parlamento circa il rifinanziamento della missione in Afghanistan è un appuntamento cruciale.
E poichè i suoi voti saranno determinanti, auspico che il Centro-Destra si muova con giudizio.
In particolare, sia pronto a votare NO se non saranno garantite almeno le seguenti tre condizioni:
1) licenza di reazione, svincolate da regole di ingaggio limitative
2) invio di rinforzi, in mezzi e uomini
3) completa integrazione nella NATO, compreso appoggio ad azioni offensive da parte delle truppe alleate
Solo così il nostro atlantismo potrebbe riprendere un briciolo di credibilità.
In caso contrario, è meglio far tornare a casa i nostri soldati.
La loro vita, quella sì, vale molto di più dei protagonismi di qualche giornalista irresponsabile o di qualche idealista malato di protagonismo per essere sprecata, in un giorno di primavera, sulle ostili montagne di un paese lontano.
Non bisognerà poi però lamentarsi se ogni tanto qualche povero turbante ci farà paura con le sue bombette.
______________________________________

Volevo chiosare il mio post con una semplice considerazione.
Per tutta la giornata mi sono chiesto come mai gli Stati Uniti non avessero reagito. In un primo momento la mia spiegazione è stata che fosse loro intenzione evitare la morte di Mastrogiacomo in quanto, vista la situazione interna italiana, avrebbe significato il ritiro delle truppe.
Adesso, non escludo che abbiano lasciato fare per analizzare i comportamenti di alcuni personaggi equivoci, occidentali e non, liberi di operare al di là delle linee nemiche.
Non escluderei sviluppi futuri per questa dolorosa vicenda.
______________________________________

0 Comments:

Post a Comment

<< Home