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Wednesday, February 28, 2007

L'orso di Shangai

Il governo cinese sta cercando di porre un freno al credito e alla speculazione selvaggia (di cui la Borsa di Shangai è il paradiso di inizio millennio).

In Cina, ci sono troppi investimenti senza ritorni tangibili (specie sul versante immobiliare e dell'industria pesante).
Una sovracapacità produttiva e di capitale potrebbe sommergere la Cina del futuro sotto una montagna di costi fissi da sostenere.

Di conseguenza, le intenzioni dello stato cinese sono benvenute (un primo passo verso un capitalismo maturo).
Meglio pagare un piccolo periodo di caduta delle borse che un blocco alla crescita economica nel medio termine.
Di certo, non è molto bello dipendere dalle decisioni di un Governo centralista e non democratico come la Cina….ma abituiamoci.
Sul breve termine, potrebbero pagare molto tutte le economie "parassite" e basate sulle commodities (America Latina in primis ma anche l'Africa…forse la scintillante DUBAI…).
Sul medio-lungo termine non si può dire nulla. La caduta delle Borse non significa un rallentamento della crescita economica che, al momento, risulta ancora robusta. Qualcuno (la ditta Roach & Greenspan) però ha cominciato a vedere nero a partire da fine anno e la caduta di Shangai potrebbe rapprensentare solo un inizio.
Chi scrive è da tempo d'accordo con questa visione e suggerisce un atteggiamento molto prudente negli investimenti per tutto il 2007.

C'è da chiedersi se non sia meglio porre un freno all'ingegneria finanziaria. Gran parte del capitale bruciato ieri era capitale di fumo. Vedremo oggi.
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PS. Nel loro piccolo, i bollettini economici della BANCA D'italia avevano avvertito del pericolo (ma anche la BCE e l'FMI). Nonostante il recente passato, l'ISTITUTO continua ad essere autorevole…e questo è un bene per tutti.

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